Viaggiare

I GIARDINI PRIVATI DELL’UMBRIA

Alla scoperta di luoghi insoliti della regione attraverso le idee di viaggio di PromoTuscia.

L’Umbria è il cuore verde d’Italia, una terra rigogliosa che in qualunque stagione sa regalare agli occhi del viaggiatore natura, anche in luoghi inediti e privati che prendono vita vicino ai borghi incantati e più conosciuti della regione.

Il “Giardino Segreto Garden Tour” di PromoTuscia, da sempre attento alla promozione del prodotto “green” in Italia e in Europa, anche qui, in Umbria, ha pensato così a delle idee di viaggio piene di fascino dedicate a piccoli gruppi, a coloro che amano ammirare piante e fiori che arrivano anche da molto lontano.    
Diverse le date di partenza possibili, in primavera meglio, ma non solo.
Le proprietà private con i giardini incantati si aprono per una visita esclusiva e magica magari da abbinare poi alle tante attrazioni storico-artistiche o naturali che caratterizzano l’Umbria.   

La prima tappa, imperdibile, è il giardino di Helga Brichet, a Santa Maria in Portella, vicino Todi, dove prende vita la più grande collezione di rose cinesi in Europa. In primavera è uno spettacolo unico, è vero, ma anche durante tutto l’arco dell’anno passeggiare qui, vivere all’aria aperta e ascoltare la storia della padrona di casa è una gran bella esperienza. E si perché la signora, sudafricana di nascita, ha scelto l’Umbria come buen retiro, ed è da sempre considerata una della massime esperte di questo “fiore nobile” essendo stata anche Presidente Mondiale della Federazione della Rosa dal 1997 al 2000. Il suo giardino raffinato e discreto sa meravigliare e incantare perché mai ci si aspetterebbe di vedere rose raggiungere altezze vertiginose, essere arrampicate su cipressi e ulivi. Un capitolo interessantissimo nel giardino della signora Helga Brichet lo scrivono le rose H. di R. Gigantea. Rose incredibili, vigorose e arrampicanti che raggiungono gli oltre i 10 metri, dai lunghi boccioli appuntiti e spine uncinate. Sane e vigorose, a fine inverno – inizio primavera, a Santa Maria in Portella meravigliano così tanto, da stravolgere l’idea che comunemente si ha delle rose.

Ci si sposta poi a Monticello, sempre nel comune di Todi con il Giardino di Gabriella Lizza, nato su quello che era un campo di grano, attraverso un percorso lento iniziato dal casuale incontro su una bancarella con il libro di Vita Sackville West. L’amore per la lettura si è unito a una visione scenografica degli spazi, in alcune parti raccolti e avvolgenti, in altre aperti sulla campagna e sui boschi circostanti. Ogni area ha una sua caratteristica. Pian piano nel tempo il giardino sta sempre più rubando spazio al campo, per realizzare nuove idee, nuovi esperimenti. Così nascono l’angolo porpora, il boschetto dei meli, la pergola di viti e rose per un giardino in continuo divenire.             
L’atmosfera della campagna umbra caratterizza ogni spazio e le ricche innumerevoli essenze si coniugano con particolari manufatti murari, tutti teatralmente intesi, e culminanti nel bel padiglione in pietra, piacevole e invitante complemento della piscina.

 

Risalendo verso Perugia, poco lontano dal capoluogo umbro, a S. Egidio, nell’eclettismo del palazzo di campagna ecco La Ginestrella di Maura La Cava, figlia di Teri Spinelli La Cava. Qui prende vita un mirabile giardino di rose ma non solo. Si estende per un ettaro e mezzo e costeggia un vigneto. Una collezione rara e splendida che si inserisce in un contesto traboccante di fiori e piante dove non mancano reminiscenze di vissuti indiani o riferimenti che omaggiano le grandi giardiniere inglesi.

 

E infine, ad Orvieto, laddove la rupe si staglia all’orizzonte, si scopre gradualmente il giardino progettato  dal famoso architetto paesaggista Paolo Pejrone. Nella Tenuta de la Toricella della Contessa Mila Brachetti Peretti si ammirano oltre 250 varietà di rose tra antiche e moderne, molte delle quali curate personalmente dalla proprietaria della tenuta. Destano meraviglia, inoltre, anche splendidi esemplari di alberi, molti dei quali, tipo il liquidambra, la canphora, la paulonia, la sophora, l’agrifoglio, l’acero campestre, il ciliegio da fiore, i prunus e i meli da fiore, presenti fin dall’ingresso alla tenuta, avvicinano il giardino a quelli orientali. Sono state scelte con cura le piantagioni da mettere a dimora nei 30 ettari disponibili; ad esempio il noccioleto, il vigneto, gli uliveti. L’architetto Paolo Pejrone ha disegnato il giardino lungo un asse da sud a cominciare dalla chiesetta a nord in direzione di Orvieto e lo ha suddiviso in stanze che ha denominato a seconda del colore prevalente delle piante da fiore che vi germogliano.

 

Materiale Fotografico

 

Per itinerari di viaggio su: www.promotuscia.it o scrivi a: letizia@promotuscia.it

 

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Gianluca Pignataro

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